15
Gen
WERTHER
Insert shortcode
20:30
Pisa,
ITALIA,
15-01-22

WERTHER

drame lyrique in quattro atti
libretto di Édouard Blau, Paul Milliet e Georges Hartmann
da I dolori del giovane Werther di Johann Wolfgang von Goethe
musica di JULES MASSENET

Werther: Valerio Borgioni / Gillen Munguia
Le Bailli: Alberto Comes
Charlotte: Mariangela Marini / Karina Demurova
Albert: Guido Dazzini
Schmidt: Nicola Di Filippo
Johann: Filippo Rotondo
Sophie: Gesua Gallifoco
Bruhlmann: Andrea Gervasoni
Katchen: Luisa Bertoli

direttore: Francesco Paqualetti
regia: Stefano Vizioli
scene: Emanuele Sinisi
costumi: Anna Maria Heinreich
luci: Vincenzo Raponi
visual Imaginarium: Creative Studio

Filarmonica dell’Opera Italiana “Bruno Bartoletti”
maestro del coro: Paolo Gattolin
Scuola voci bianche del Teatro Comunale di Modena
solisti: Serena Cusimano, Silvia Dilenge, Anna Elvezzi, Elena Nativio, Elena Pignatti, Erika Ranieri

nuovo allestimento: OperaLombardia
coproduzione: Teatri di OperaLombardia, Fondazione Teatro Comunale di Modena, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Fondazione Teatro di Pisa, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara

Il Werther, capolavoro di Massenet composto nel 1887 e andato inscena per la prima volta nel 1892 a Vienna, viene presentato in una nuova, ampia coproduzione fra Opera Lombardia e i teatri di Modena, Reggio Emilia, Ferrara e Pisa. Ispirato al romanzo I dolori del giovane Werther di Goethe, l’espressione più aulica e struggente dello Sturm und Drang tedesco, l’opera narra la tragica vicenda amorosa fra il protagonista e Charlotte. Per un giuramento fatto alla madre sul letto di morte, la giovane decide di rinunciare a Werther in favore di Albert. La disperazione del protagonista lo porterà al suicidio, non prima di rivedere l’amata un’ultima volta e di ricevere da lei il bacio tanto agognato. “Con Emanuele Sinisi abbiamo immaginato un grande foglio bianco accartocciato in alto da una mano nervosa, un foglio che talvolta accoglie parole che si compongono e scompongono, macchiate da un inchiostro che scola, diventa lagrima o sangue, un tentativo scenografico di rapportarsi allo stile epistolare della fonte originale tedesca – afferma il regista Stefano Vizioli – poca attrezzeria e la forza del gesto, un gesto “da periodo Covid”, sperabilmente coerente alla verità dei sentimenti dei personaggi. Il lavoro con il gruppo Imaginarium completa con immagini evocative in movimento alcuni punti topici della partitura, lo stile asciutto caratterizza i costumi d’epoca di Anna Maria Heinreich…”.


 

 

Loading map